Le strutture ricettive, in
generale, e gli alberghi, in
particolare, consumano una elevata quantità di acqua.
Una
singola stanza può arrivare a consumare, all’anno, dai 60.000 ai 220.000
litri.
Da qui,
l’esigenza di contenere i consumi, mediante la progettazione e la realizzazione
di un programma di azioni mirate.
E’
possibile, nondimeno, avviare una politica di caccia agli sprechi basata
anche sull’adozione di piccoli accorgimenti e sulla modifica delle proprie abitudini.
E,
soprattutto, delle abitudini dei clienti.
Sono
questi ultimi, infatti, i maggiori responsabili dei consumi di acqua,
all’interno di un albergo, come si ricava dai seguenti dati,
relativi alla ripartizione dei consumi di acqua in un albergo di medie dimensioni:
- Camere
37%
- Bagni
comuni 17%
-
Generatori di vapore 4%
- Cucina
21%
-
Lavanderia 12%
-
Piscina 2%
-
Impianti 1%
- Altro
6%.
L’acqua consumata nelle
sole camere arriva, quindi, a sfiorare il 40% dei consumi totali.
E’
evidente che è lì che occorre concentrare gli sforzi per contenere i consumi.
Ed è altrettanto evidente che, se si vogliono
raggiungere risultati significativi, occorre coinvolgere i clienti.
Via: hotelsostenibile.com
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